Fotografare Venezia con gli occhi di un Veneziano
– Foto di una Venezia intima –
A volte per fotografare non serve un motivo o una commissione retribuita.
Fotografare mi permette di vedere cose che con gli occhi non posso vedere. Mi permette di dire cose che non saprei esprimere a parole.
Per me fotografare è l’unico modo per essere me stessa.
Così esco con la macchina fotografica al collo e cammino. Per dove nessuno lo sa, nemmeno io lo so. I piedi mi portano dove vogliono veder qualcosa.
Cammino per le strade di Venezia con la musica bassa nelle orecchie e mi lascio attrarre da qualsiasi cosa: che sia un riflesso, una persona, un colore, una vetrina, un rumore.
Se hai letto la mia biografia saprai che sono nata e cresciuta a Venezia e se non l’hai letta te lo sto dicendo ora. Venezia è la mia città e nel corso della vita l’ho fotografata a quasi tutte le ore, in ogni stagione e con ogni condizione climatica.
Queste immagini infatti non corrispondono ad un’unica sessione fotografica ma sono il frutto di diversi momenti dal 2015 ad oggi.
Spero di averti aperto una piccola finestra su quello che per me significa esser veneziana.
– Un po’ di storia di Venezia –
Con i suoi ricchi palazzi, i suoi musei, le sue maestose chiese e la sua storia Venezia è certamente una delle gemme più preziose per il turismo Italiano. Da sempre è stata caratterizzata da contaminazioni artistiche, linguistiche, culturali, storiche ed economiche. questa è la sua identità, un puzzle armonico e complesso di moltitudini.
Il cuore pulsante della città è da sempre Piazza San Marco, sede del potere politico, religioso ed economico. Circondata dalla ricamata facciata di Palazzo Ducale, dall’imponente Campanile, dalla sfarzosa e marmorea Basilica, dalla Torre dell’Orologio e degli storici locali che si trovano sotto il porticato di perimetro.
Ogni anno, ogni mese, ogni giorno, la città chiama a sé famiglie, innamorati, curiosi, artisti, studiosi, personaggi famosi che bramano camminare per le sue strade e farsi fotografare con lei.
Lei che si rialza sempre, qualsiasi cosa accada.
La peste del 1577
L’epidemia del 1630 e la consecutiva crisi economica
I 194 cm di acqua alta nel Novembre del 1966
I 180 cm di acqua nel Novembre del 2019
Il CoronaVirus di inizio 2020
In ogni occasione il Leone Alato per quanto ferito ha trovato il modo di rialzarsi sempre per tornar a far risplendere la sua città.
– Venezia agli occhi dell’informazione –
La cosa che tante volte mi sorprende è la visione distorta che social network, telegiornali e blog offrono al mondo su di noi.
Per esempio acqua alta 180 cm dal livello zero del mare non significa che abbiamo 180 cm di acqua a partire dal pavimento e siamo quindi costretti a spostarci solo con la maschera, il tubo e le pinne. Significa che in Piazza San Marco, il punto più basso della città, durante il picco massimo io che sono alta 184 cm avevo l’acqua all’ombelico. Certo è un disagio altissimo e i danni sono stai davvero ingenti al punto che certe attività non hanno più riaperto. Quello che spesso non si dice è che la marea 6 ore cresce e 6 ore cala quindi dopo il picco massimo l’acqua se n’è andata dalle strade o è rimasta ad altezza polpaccio quindi la circolazione ha ripreso normalmente. Per questo trovo ingiustificato leggere sui blog di viaggio che Venezia non è una meta consigliata per la stagione 2020 visto che l’acqua alta, più o meno eccezionale, la si trova con ricorrenza nel mese di Novembre.
Quindi questo è anche un invito agli ospiti di Venezia, se avete qualche dubbio sulla situazione climatica di questa città unica al mondo, scrivete a chi come me la vive ogni giorno. Noi soli siamo l’unica fonte di certezza.