Per il servizio fotografico di gravidanza non me la sento di posare nuda

“Non me la sento di fare le foto nuda”

Quante volte ho sentito questa frase.

Ti racconterò come gestisco il servizio gravidanza a Venezia per farvi sentire sempre a vostro agio.

Certamente ci vuole una bella dose di empatia perché il tempo che passiamo assieme dopotutto non é così tanto e io devo entrare velocemente in sintonia con voi. In questo articolo ti racconto un po’ come faccio.

Allora, se vedo che siete più introversi rispetterò i vostri spazi con discrezione mentre se siete più espansivi ci potrebbe scappare la battuta per ridere assieme.

Dipende tutto da voi.

Adatto me stessa e lo stile dello shooting proprio in base alla coppia che ho davanti.

Ora non perdiamoci in chiacchiere.

La perplessità che attanaglia neo mamme e neo papà spesso é la nudità.

Certo non tutti si sentono a proprio agio senza la camicia o senza il reggiseno. Ma al contrario é anche vero che molti, anche i più insospettabili, decidono di osare proprio durante il servizio gravidanza a Venezia.

È un’occasione unica dopotutto.

Ho infatti vissuto molteplici scene.

C’è chi mi entra in studio e dichiara apertamente il proprio desiderio di osare, di andare fuori dai propri schemi e chi invece preferisce una cosa sobria più in linea con il suo solito mondo.

Ma c’è anche chi si lascia trasportare.

É questo il caso di Patrizia e Alvise.

Con loro ho progettato uno shooting dai colori caldi e cremosi con allestimenti il più semplice possibile per mettere il focus solo su loro.

Avevamo scelto i cambi look e avevano approvato la moodboard di stile. Insomma stavamo scattando come loro volevano.

Tra una chiacchiera e l’altra ho colto negli occhi di lei una luce e allora le ho proposto una posa prima vestita e poi seminuda.. mi ha detto di sì.

Spesso, dopo un po’ che si scatta e si scherza, si abbattono le barriere della timidezza e della tensione da macchina fotografica ed esce la parte più autentica e talvolta nascosta di ognuno.

Ed é li che io propongo una foto fuori dai vostri schemi.

Se l’idea vi piace mi dite di sì e se no si va avanti col progetto già approvato.

Patrizia mi ha detto si e un passo alla volta l’ho portata a realizzare una foto che avevo in mente da parecchio tempo ma che non avevo ancora fatto perché non avevo trovato la coppia giusta.

Loro erano la coppia giusta.

I suoi occhi luminosi, il sorriso contagioso, il fisico perfetto.

Da dietro Alvise abbracciava la pancia e metaforicamente la piccola Cecilia.

Il risultato, un intreccio perfetto di braccia attorno alla pancia.

Proprio per dire “piccina mia, per qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, per tutta la vita, noi ti supporteremo e ameremo.. tra le nostre braccia troverai sempre un porto sicuro dove rifugiarti e sentirti coccolata”